Pierbusa Note

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Mercoledì, 22 Novembre 2017

#Fissando il sole di Irvin D. Yalom
(considerazioni post-lettura)

Nel seguito non parlo del libro ma esprimo alcune considerazioni che questo libro mi ha suscitato.

Ci troviamo tutti di fronte al senso di essere minuscoli e insignificanti se commisurati all’estensione infinita dell’universo (in questo caso si parla anche di «esperienza del tremendum»). Ciascuno di noi non è che un puntino, un granello di sabbia, nella vastità del cosmo. Come disse Pascal nel diciassettesimo secolo, «l’eterno silenzio degli spazi infiniti mi terrorizza»

Essere coscienti della propria "pochezza" e "limitatezza" più che terrorizzarci o bloccarci dovrebbe stimolarci ad una consapevole gestione del nostro tempo, delle nostre "necessità" e delle nostre "aspirazioni".

Dico "dovrebbe" perché difficilmente ciò accade e ancor meno quando sarebbe più necessario ossia in età giovanile quando si devono compiere le grandi scelte che si ripercuoteranno nelle nostre esistenze.

Personalmente non mi sono mai sentito bloccato né dall'idea della morte ne dall'idea della mia "pochezza". La prima perché l'ho semplicemente messa sotto il tappeto, la seconda perché l'ho sempre (quasi sempre) data per scontata.

Ciò che avevo messo con tanta cura "sotto il tappeto" è poi entrato dalle porte e dalle finestre con l'impetuosità di un urugano che ha trascinato me in un vortice di dolore e a tratti di disperazione e portato via alcuni miei cari.

E quando un'uragano ti investe non è che puoi nasconderti dietro a un dito si devono fare i conti non con "l'idea" della morte ma con "la morte" fattasi presenza e sostanza.

Per questo motivo ho avuto molte difficoltà a leggere questo libro e poi a discuterne.

Ho visto mio fratello spirare a 37 anni davanti a me. E questo fatto mi ha segnato nel profondo.

Ho ripudiato (anche) per questo motivo i santi e dio. Non credo più in nulla: siamo polvere e polvere ritorneremo.

Ma la polvere di cui siamo fatti è polvere di stelle. Siamo "figli delle stelle" e torneremo ad esserlo e nel frattempo le particelle che ci compongono saranno in mille miliardi di altre cose...

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